lunedì 22 dicembre 2008

Ci sono musiche danzanti e nobili fate

Orchi affamati e famelici mostri.

La mia anima

TEMPO

Tra

Eterni

Mari

Profondo

Oblio


 

Trapasso leggero

Esplorando la vita

Mare impetuoso

Piacevole navigare

Oltre la vita


 


 

lunedì 24 novembre 2008

Vita e Morte

Si librò nell'aria con un gesto leggero fatto di vento ,

Incastrato nel magma infuocato, di un primordiale istinto

Indignato e distrutto, la lasciai volare

Senza poter sperare

Come un naufrago notturno in mare aperto

Senza mappe armato di istinto

La morte non mi ha vinto

Mi ha seguito.

Perseguitato.

Quest'ultimo istante ,

di un tempo a brandelli

È per lei , la vita .

E tu, morte

Sei solo una scialuppa ,

Tra una vita e un'altra.

Rinasco, sempre, ogni giorno

Un'altra volta .


mercoledì 19 novembre 2008

Statista, di bassa statura

Manipoli le nostre leggi .

impunemente ti proteggi ,

Tu alimenti questa subdola dittatura

Pensare non è illegale

Solo una moda banale.

venerdì 24 ottobre 2008

Esercizi di delirio insensato

Ci sono momenti in cui si deve abbandonare il senso, seguire i pensieri nella loro purezza fatta di follia, in quel libo dimenticato di unicità tra mente e cuore dove si forma l'essere. Non ci sono confini o scissioni, un'amalgama caotica da cavalcare o un uragano da cui farsi travolgere. Oltre un certo limite , c'è l'incomprensione,la non traducibilità in linguaggio, si aggira l'ostacolo con immagini o descrizioni. Gli artisti eletti toccano queste sfere di intraducibili emozioni, in una regione di esistenza fatta di unicità e non dualismi separazioni. Una mente al galoppo che va oltre non consoce, priva di categoria per interpretare la realtà. La creazione si genera da nulla, il non essere che diventa essere, l'impossibilità della conoscenza, fatta di abbandono dei sensi e morte che va oltre e si trasmuta in essere, Non posso creare perché sono non essere, vuoto e svuotato aridi di stimoli, afflitto da un amente complicata e intricata su stessa misciata da inutili paure, come catene di acciaio. Sono non essere esistente. Chiusi

martedì 21 ottobre 2008

Sono in una condizione particolarmente strana, percepisco l'assenza da me stesso, è come se mi stessi sdoppiando in più parti che si guardano fra loro, vedo la vita scorrere come se non fossi io a viverla e nonostante cerchio di oppormi all'incontrollato scorrere sento una malvagia inerzia che mi imprigiona. Prigioniero della mia stessa vita che non riesco a vivere. Le cose mi succedono ma non a me ad un mio alterego.

E' come se avessi una follia repressa che deve scatenarsi, ma non scateno per paura o pudore, ma non lo so, non mi vivo, mi perdo, e non sento la mia mancanza, come se non mi fossi mai conosciuto.


 

lunedì 13 ottobre 2008

Sogni

Sogno di un altro sogno,
vita tra la vita, 
vago  tra le esistenze,
fili di emozioni, 
strade di oceani. 
Correnti.
 

venerdì 26 settembre 2008

Tema libero

Ho i pensieri sparsi , in un caos intimo, un'entropia psichica, che urla così tanta libertà da voler uscire dai meccanismi del pensiero sensato. Mi voglio liberare dalla logica schiacciante del pensare, dalle parole e dai loro significati. Sono in continua ricerca di una dimensione diversa, altra rispetto alla realtà. Un sogno dentro un sogno, dentro un altro sogno, fino a perdere la consapevolezza di esistere, in modo definito, fino a percepire la vita oltre il tempo, oltre lo spazio.

Non mi va di spiegare. Cerco quel legame intimo e profondo con un'esistenza che va al di là della presenza in luogo, cerco il meccanismo per creare nuove realtà. Non è fuga, è creazione, è scoperta, è esplorazione di mondi impossibili, non percepibili, se non in una folle e lucida perdita degli schemi. Cerco il senso evocativo delle immagini oltre le parole, un dialogo fra me e le mie innumerevoli esistenze prive di tempo e regole, esistenze contemporanee, diverse in ogni singolo istante, come se la vita , fosse un battito, diverso ed irripetibile .

martedì 23 settembre 2008

CAI CAI

Non può funzionare, una compagnia che si chiama CAI, il destino è nel nome, ricorda il guaito di un cane, magari ha anche un piano industriale ottimo, ma sicuramente non lo è il piano di marketing. Salireste mai su un aereo che ha sulle ali l'onomatopea del guaito piangente di un cane? No non si può, inoltre CAI è l'acronimo di "Cado anche io", e su un aereo non ci sta bene. In questo Alitalia aveva più appeal. Certo gli inglesi ci battono, non si può competere con il suono evocativo di British Airways, già solo quando lo pronunci ti senti sicuro, ti senti in volo. Decolli. Se dici CAI, sembra che ti abbiano pestato un piede.
Chissà con un nome diverso avrebbe funzionato, magari avrebbe avuto più fortuna.

giovedì 11 settembre 2008

troncature

Potrei delirare una notte intera inseguito da un'insonnia ingiusta, così senza fine

venerdì 5 settembre 2008

Alba

Si risvegliò, vestita di luce, adagiata languidamente sul mare calmo del mattino. Il cielo infiammato di passione, l'avvolse in un indimenticabile e stretto abbraccio. L'alba seduceva la notte, in un rito sempiterno ed uguale eccetto nella sua poesia, nelle sue emozioni. La notte sedotta, diventa va luce, si faceva giorno. L'eterno alternarsi, di luce ed oscurità, come le infinite pieghe dell'anima, come il lento ma inesorabile mutare dell'esistenza.

mercoledì 27 agosto 2008

rflessioni

A volte non so dove sono, ed è una sensazione piacevole. Essere un po’ dappertutto, disperso. C’è una poetica nel dissolversi nel perdersi , nel vagare che diventa viaggiare, per una magica allitterazione .
Preferisco da sempre l’assenza di certezze, l’assoluta perdita di controllo, come se mi aprisse una porta mistica verso una conoscenza nuova, verso una libertà assoluta priva ei meccanismi del pensiero logico.
L’assoluta assenza di senso si carica di significati nuovi, una parola o un’immagine hanno molto più di un significato. Un viaggiare onirico che diventa vagare. Il sogno tramuta il viaggio in vagare, il vagare non cerca, ma trova. Il cercare offusca e chiude le possibilità di trovare, seleziona e separa, il trovare è unità superamento dei dualismi umani, vita e morte, gioia e sofferenza, mente e corpo. Dualismi nati per spigare, ciò che non deve essere spigato, ma solo sentito e vissuto. Si anche la morte va vissuta , come naturale conseguenza della morte e viceversa

mercoledì 20 agosto 2008

A briglia sciolata senza senso

una notte oscura fatta di musica e insonnia, una notte bianca fatta di vuoto, perso tra le stelle a sognare quanto immenso e soffocante può essere l'universo. Ci sono sensazioni che non escono, emozioni che non salgono. Ho fame di emozioni , di scoperte, di viaggi , di strade e tortuosi sentieri.
Nebbie oscure fra i pensieri, continuo acercare, ad avere voglia di scoprire,di perdermi tra pieghe emotive, nonci sarò mai fine al desiderio, al viaggiare.
Non c'è senso non c'è logica, non la voglio, toglierei le briglie del linguaggio, delle parole, delle regole, regalerei solo immagini , solo emozioni senza compromessi.
scriverei senza scirvere, parlarei senza parole, ciò che non ha senso lo acquisterebbe, miesteriosamente.
Una mente che vacilla tra sogni, relatà e pensieri astratti che non sa tradurre. Filosofare sull'incapcità i fiosofare.
Sono asfalto vecchio e rugoso, poco drenante, traboccante d'acqua.
Viaggio tanto, sempre, in continuo. Con la testa. Non muovo il mio corpo nenache con il vento a favore.
Mi interrogo su tutto, non mi rispondo mai su niente, mai neinte di definitivo, tutto in mutamento, in conflitto costante , affogato tra i desideri che si combattono e contrastano. Non ho ali perchè posso essere cielo, nuole, terra fuco, oceani e niente, assolutamente niente, assolutamente un po' di tutto.

martedì 5 agosto 2008

Pensieri erasmus a carattere zingaro

Sono passati 1o anni e qualche mese, nel giugno del '98, l'erasmus finiva. Si tornava a casa. Una casa che non sarebbe più stat uguale. Si tornava alla solita vita, che di "solito2 avrebbe avuto molto poco.
Un anno, quell'anno, fatto i incontri, persone, condivisione profonda di uno spirito, quello di essere fuori da casa, un po' curiosi ed un po' spaventati.
Sono quelel esperienza uniche ed irripetibili,che ti lasciano in eredità oltre ai ricordi, belli dello stare lì e tristi del lento ritorno alla "solita vita". Ricordo con tristezza il ritorno, soprattutto i mesi a seguire, tutto andava stretto, era come dover imbrigliare un cavallo in corsa, o per parafrasare Battisti, chiedere ad uno scoglio di arginare il mare.
Quando gli eventi ti mettono in situazioni, che anche a forza, più o meno consapevolmente ti aprono la vita, diventa difficile poi riuscire a controllare quel senso di curiosità e di scoperta che si sveglia, diventa difficile non farsi attrarre dall'idea di vagare senza radici e senza sosta per il mondo, diventa difficile non essere curiosi, curiosità innata, coltivata come sogno o desiderio, ma che appena si risveglia e diventa possibile, esplode. Si va alla ricerca continua di quella situazione e sensazione che ti ha fatto sentire bene.
Ora a distanza di 10 anni, quasi tutti ci siamo persi, qualcuno ha resistito al tempo ed alla distanza, qualcuno no, ma in un certo senso tutti ci cerchiamo attraverso ricordi aneddoti, pensieri, e prima o poi i ci si ritrova quasi sempre, almeno così mi piace pensare, così un po' succede.

martedì 29 luglio 2008

Dibattito sul cazzeggio

L'arte del cazzeggio, che cos'è ? Non lo so ma la pratico, può essere priva di una definizione teoretica, ma sicuramente il suo campo semantico è esteso, vasto e inesplorato come il cosmo. Il cazzeggio, sicuramente può avere più livelli, si parte dal neofita al professionista, ma sicuramente come in ogni arte per eccellere è fondamentale il talento. La grande questione in merito al cazzeggio verte sul dilemma se sia necessario essere di indole pigra e quindi la pigrizia è solo l'estremo ed esasperato livello del cazzeggio o la pigrizia è altro. La prima ipotesi riprende metafore astrofisiche e ritiene che la pigrizia stia al cazzeggio come il buco nero sta alla stella, cioè il cazzeggio si riempie di una moltitudine di attività inutili che esplode in uno stato di immobile pigrizia passando da uno stato in cui comunque si emette dell'attività (inutile ma pur sempre attività), ad uno stato in cui si assorbono le attività del mondo circostante, un supremo stato di grazia nel quale per e riposarsi non è più necessario agire per stancarsi, ma è sufficiente il movimento di rotazione della terra, per avviarsi verso l'ozio, ovvero il raggiungimento di una vita puramente speculativo-riflessiva, che porta le menti dei pochi fortunati che riescono a raggiungere tale stato di illuminazione a pensare unicamente senza l'ansia di dover agire, arrivando ad un grado di semplificazione dell'esistenza così estremo da essere paragonati a dei vegetali, delle muffe o delle amebe. La seconda ipotesi non vede alcuna correlazione tra pigrizia e cazzeggio perché quest'ultimo violerebbe il teorema fondante della pigrizia. L'universo tende all'entropia ( progressivo disordine universale), solo i processi biologici contrastano l'entropia, quindi l'unico modo per mantenere un basso livello di entropia è evitare attività e movimenti umani che impattano su ciò che è non è umano. Il corollario del teorema è quindi che la pigrizia è l'unica attività umana che può salvare l'universo dal disordine....Il dibattito è ancora aperto...

giovedì 24 luglio 2008

sfoghi notturni

Condisco le mie notti insonni di musica, cerco il sonno che mi ha dimenticato qui, lontano e perso al limitare della brianza. Un aratro abbandonato nel campo, un purosngue in fuga da chi lo vuol domare. Un insonne stupido affetto da iperattività celebrale. Sogno nonostante il sonno non mi rapisca. senza parole o versi per sfogare gioie e angosce. una vita a metà fra due città , due regioni. Una volta a metà fra lavoro e riposo. Il delirio da assenza di sonno perseguita la mia neurolinguistica, che esplode e si ribella a regole e sfugge le parole, che non si incastrano nelle emozioni. Parole che non escono e si soffocano , parole che non esistono e cerco. Cerco sempre da secoli, da mille vite cerco e cerco e ricerco, analizzo, deduco e non concludo. Mi indigno per la sparizione del senso di libertà, sogno giustizia,ma mi sveglio nell'odio, nell'oblio della storia.
Mi meraviglio di come l'intolleranza diventa necessità e si giustifica e si normalizza.
Mi aggrappo all'utopia di un mondo privo di patrie, di confini e nazioni. guardo ilmondo frammentarsi mentre si globalizza. Mi stupisco dei contrasti, sento crescere l'impotenza di fronte ala libertà che si soffoca inesorabile e subdola.
Mi fa ridere la lotta tra maggioranza ed opposizione. Che inutile spreco di energia. Che inutile lottare contro le formiche mentre i leoni ti stanno per sbranare. Che inutile sentirsi leoni, quando le gazzelle corrono veloci e furbescamente fuggono.
Che strano il mondo. Il mio mondo era più semplice, c'erano i suoi abitanti potevo attraversarlo tutto da un polo all'altro da est ad ovest, ed ogni paio di occhi che incrociavo era un mio compagno. tutti eravamo abitanti di Sterlingtz. Ci fu una sola e devastante grande guerra, la più grande disgrazia, la nostra più grande fortuna.
A seguito di quella devastante guerra, nessuno osò più delimitare un confine. La paura della morte unisce.
Qui sulla Terra, forse non si ha paura di morire, non c’è abbastanza sofferenza tale da spaventare. Chissà quanti mondi dovrò ancora veder morire

lunedì 21 luglio 2008

la deriva fascista: Silvio, Bossi & C.

Sulla stampa estera, ogni giorno o quasi si parla e si riflette sulla deriva autoriataria, o antidemocratica o fascista che l' Italia sta prendendo. Magari fosse vero. Già. L'unica deriva che l'italia sta prendendo, è la deriva stessa. Sta andando alla deriva. Se fosse una deriva fascista, saremo ancora in grado di parlare di politica. Invece la politica non esiste più, neanche sottoforma di teatrino. Almeno io ho troppo rispetto per la politica per considerare che chi ci governa o chi si oppone stia facendo politica. Abbiamo una deriva unicamente cretina. Siamo al punto che se un Ministro della Repubblica, che ha prestato giuramento sulla repubblica stessa, si mette a fare gestacci durante l'inno nazionale, si parla di provocazione. Si capiamolo, il povero Umbertino, incazzato perchè il figlio non passa la maturità, con tesina su Cattaneo....del resto è ben noto, che Cattaneo è odiato al sud e soprattutto dai professori del sud.
Una perosna del genere, non ha diritto di ricoprire la carica di Ministro, ha tradito il giuramento prestato, SE NE DEVE ANDARE. Non è una provocazione è semplicemente inaccetabile che un ministro oltre a disonorare l'inno nazionale, si metta a fomentare inutuli forme di pregiudizio e di razzismo. La Politica non nasce per dividere, ma per unire, per regolare la convivenza pacifica. La Politica è una cosa serissima, non è fatta di sfoghi, è fatta di battaglie che sono servite a dare diritti e a far convivere pacficamnte le persone, anche in mezzo a mille contraddizioni. La politiche basate sull'odio non ci sono state risprmiate nella storia. La politica è così seria che può ammazzare, la politica fa stragi. La politica ha creato oasi di pace. La politica è connaturata alla natura dell'uomo e ne ha il medesimo potenziale, può essere meravigliosamente efficace sia nel distruggere, sia nel creare.