martedì 21 ottobre 2008

Sono in una condizione particolarmente strana, percepisco l'assenza da me stesso, è come se mi stessi sdoppiando in più parti che si guardano fra loro, vedo la vita scorrere come se non fossi io a viverla e nonostante cerchio di oppormi all'incontrollato scorrere sento una malvagia inerzia che mi imprigiona. Prigioniero della mia stessa vita che non riesco a vivere. Le cose mi succedono ma non a me ad un mio alterego.

E' come se avessi una follia repressa che deve scatenarsi, ma non scateno per paura o pudore, ma non lo so, non mi vivo, mi perdo, e non sento la mia mancanza, come se non mi fossi mai conosciuto.


 

2 commenti:

entusiasta ha detto...

La follia è vita !! ti fa soffrire, desiderare, gioire, arrabbiarti......ti fa sentire : il tuo corpo, gli altri, il cielo, il mare , il sole.......
Il folle è quello che ha il corraggio di guardarsi dentro e di mostrarsi agli altri per ciò che è veramente, non ha bisogno di maschere!
Agli occhi dei più è "fumato" o "fuori di testa" ma gli altri non capiscono, per paura si adeguano al contesto, agli altri , alle richieste, aspettative...
Che sciocchi!! non sanno cosa si perdono : vivere liberamente senza vincoli, assecondare il "demone" che è in noi....
Noi non siamo unici , siamo molteplici, in continua evoluzione....dobbiamo ammetterlo con noi stessi...dobbiamo quotidianamente mettere in discussione quello che siamo ... è meraviglioso sorprendersi quotidianamente!! Ovunque mi sorprendo : anche in quel triste grigiore della sede, mi hanno sorpreso i tuoi pensieri!
Non reprimere la tua follia , lasciale libero sfogo, mandala in cerca di ciò che sei veramente....
I nostri pensieri sono come fari che nella notte ci guidano alla ricerca di qualcosa...e quel qualcosa sono i nostri desideri...dobbiamo solo trovare il coraggio di accettarli e di viverli intensamente....
Mi viene in mente una canzone dei Toromancino , si intitola " Vorrei imparare dal vento"

....." Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere, dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare e avere la pazienza delle onde di andare e venire , ricominciare a fluire

Un' aereo passa veloce e io mi fermo a pensare a tutti coloro che partono, scappano, e sono sospesi per giorni, mesi , anni in cui ti senti uno che si è perso tra obbiettivi ogni volta più grandi.

Succede perchè , in un istante tutto il resto diventa invisibile, privo di senso e irragiungibile per me, succede perchè fingo che va sempre tutto bene ma non lo penso in fondo.

Torneremo ad avere più tempo e a camminare , per le strade che abbiamo scelto , che a volte fanno male, per avere la pazienza delle onde di andare e venire e non riesci a a capire.

.....Succede anche se il vento porta tutto con se, vivendo e ricominciare a fluire....."

Ri ha detto...

Alle volte sembra di sentire un vento di follia che vibra sottopelle. E' liberatorio, come se la vita stessa reclamasse i suoi spazi, le molteplici identità che si alleano per uscire dalle gabbie