venerdì 24 ottobre 2008

Esercizi di delirio insensato

Ci sono momenti in cui si deve abbandonare il senso, seguire i pensieri nella loro purezza fatta di follia, in quel libo dimenticato di unicità tra mente e cuore dove si forma l'essere. Non ci sono confini o scissioni, un'amalgama caotica da cavalcare o un uragano da cui farsi travolgere. Oltre un certo limite , c'è l'incomprensione,la non traducibilità in linguaggio, si aggira l'ostacolo con immagini o descrizioni. Gli artisti eletti toccano queste sfere di intraducibili emozioni, in una regione di esistenza fatta di unicità e non dualismi separazioni. Una mente al galoppo che va oltre non consoce, priva di categoria per interpretare la realtà. La creazione si genera da nulla, il non essere che diventa essere, l'impossibilità della conoscenza, fatta di abbandono dei sensi e morte che va oltre e si trasmuta in essere, Non posso creare perché sono non essere, vuoto e svuotato aridi di stimoli, afflitto da un amente complicata e intricata su stessa misciata da inutili paure, come catene di acciaio. Sono non essere esistente. Chiusi

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