Silvio, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita amorale,
Quando craxi splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieto e danaroso, il limitare
Di legalità salivi?
Sonavan le squillo
ad Arcore e ville dintorno,
Al tuo perpetuo canto,
Allor che all'opre magnacce intento
pagavi, assai contento
Di quel vano goder che in mente avevi.
Era il pene tuo adiposo: e tu solevi
Così menarlo il giorno.
.
martedì 18 gennaio 2011
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