mercoledì 27 agosto 2008

rflessioni

A volte non so dove sono, ed è una sensazione piacevole. Essere un po’ dappertutto, disperso. C’è una poetica nel dissolversi nel perdersi , nel vagare che diventa viaggiare, per una magica allitterazione .
Preferisco da sempre l’assenza di certezze, l’assoluta perdita di controllo, come se mi aprisse una porta mistica verso una conoscenza nuova, verso una libertà assoluta priva ei meccanismi del pensiero logico.
L’assoluta assenza di senso si carica di significati nuovi, una parola o un’immagine hanno molto più di un significato. Un viaggiare onirico che diventa vagare. Il sogno tramuta il viaggio in vagare, il vagare non cerca, ma trova. Il cercare offusca e chiude le possibilità di trovare, seleziona e separa, il trovare è unità superamento dei dualismi umani, vita e morte, gioia e sofferenza, mente e corpo. Dualismi nati per spigare, ciò che non deve essere spigato, ma solo sentito e vissuto. Si anche la morte va vissuta , come naturale conseguenza della morte e viceversa

mercoledì 20 agosto 2008

A briglia sciolata senza senso

una notte oscura fatta di musica e insonnia, una notte bianca fatta di vuoto, perso tra le stelle a sognare quanto immenso e soffocante può essere l'universo. Ci sono sensazioni che non escono, emozioni che non salgono. Ho fame di emozioni , di scoperte, di viaggi , di strade e tortuosi sentieri.
Nebbie oscure fra i pensieri, continuo acercare, ad avere voglia di scoprire,di perdermi tra pieghe emotive, nonci sarò mai fine al desiderio, al viaggiare.
Non c'è senso non c'è logica, non la voglio, toglierei le briglie del linguaggio, delle parole, delle regole, regalerei solo immagini , solo emozioni senza compromessi.
scriverei senza scirvere, parlarei senza parole, ciò che non ha senso lo acquisterebbe, miesteriosamente.
Una mente che vacilla tra sogni, relatà e pensieri astratti che non sa tradurre. Filosofare sull'incapcità i fiosofare.
Sono asfalto vecchio e rugoso, poco drenante, traboccante d'acqua.
Viaggio tanto, sempre, in continuo. Con la testa. Non muovo il mio corpo nenache con il vento a favore.
Mi interrogo su tutto, non mi rispondo mai su niente, mai neinte di definitivo, tutto in mutamento, in conflitto costante , affogato tra i desideri che si combattono e contrastano. Non ho ali perchè posso essere cielo, nuole, terra fuco, oceani e niente, assolutamente niente, assolutamente un po' di tutto.

martedì 5 agosto 2008

Pensieri erasmus a carattere zingaro

Sono passati 1o anni e qualche mese, nel giugno del '98, l'erasmus finiva. Si tornava a casa. Una casa che non sarebbe più stat uguale. Si tornava alla solita vita, che di "solito2 avrebbe avuto molto poco.
Un anno, quell'anno, fatto i incontri, persone, condivisione profonda di uno spirito, quello di essere fuori da casa, un po' curiosi ed un po' spaventati.
Sono quelel esperienza uniche ed irripetibili,che ti lasciano in eredità oltre ai ricordi, belli dello stare lì e tristi del lento ritorno alla "solita vita". Ricordo con tristezza il ritorno, soprattutto i mesi a seguire, tutto andava stretto, era come dover imbrigliare un cavallo in corsa, o per parafrasare Battisti, chiedere ad uno scoglio di arginare il mare.
Quando gli eventi ti mettono in situazioni, che anche a forza, più o meno consapevolmente ti aprono la vita, diventa difficile poi riuscire a controllare quel senso di curiosità e di scoperta che si sveglia, diventa difficile non farsi attrarre dall'idea di vagare senza radici e senza sosta per il mondo, diventa difficile non essere curiosi, curiosità innata, coltivata come sogno o desiderio, ma che appena si risveglia e diventa possibile, esplode. Si va alla ricerca continua di quella situazione e sensazione che ti ha fatto sentire bene.
Ora a distanza di 10 anni, quasi tutti ci siamo persi, qualcuno ha resistito al tempo ed alla distanza, qualcuno no, ma in un certo senso tutti ci cerchiamo attraverso ricordi aneddoti, pensieri, e prima o poi i ci si ritrova quasi sempre, almeno così mi piace pensare, così un po' succede.