lunedì 22 febbraio 2010

Sentieri disperati


Posso bruciare e consumarmi
Posso bruciare e godere
Amo i sentieri intrecciati di emozioni
I grovigli di anime turbate
Amo l'alternarsi di luce ed oscurità
quest'anima mi travolgerà
Andrò ovunque andrà

venerdì 12 febbraio 2010

rincorse

Il suo sguardo come un fulmine cadde su di lui e gli incendiò l’anima. Rimase paralizzato a godersi la sensazione di calore che lo avvolgeva. La guardò sfilare veloce, le disse tantissime cose e la fece ridere di gusto, ma nessuno di questi impulsi riuscirono a partire, un male oscuro lo boicottò e lui rimase in silenzio a guardarla mentre sfilava e continuò a bruciare.
Per interi giorni pensò a come rincontrarla, a come avvicinarla a come toccarla a come invitarla a uscire, ma lei sembrava desinata ad essere un flebile ricordo, un’occasione mancata, un amore immaginato e non vissuto. Era un angelo fatto di poesia.
La sognò per innumerevoli notti, fino a quando la vita sfilò via. Impiegò migliaia di vite , a rincontrarla. Dopo mille ed infinite vite, la vide gli sguardi magicamente si incrociarono e tutte le vite si unirono in un unico grande fiume ed una forza immensa lo invase, ma questa vita, quest’ultima vita, era nato donna anche lui e quando la vide smise di chiedersi perché era nato donna omosessuale, nessuna domanda aveva più senso, nessun turbamento la vita era completa.